Annaffiare di vino le radici

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Annaffiare di vino le radici

Annaffiare – di Vino – le Radici
Quando il presente si fa confuso e il futuro incerto, dare uno sguardo al passato può essere un ottimo modo per trovare nuove forze e il coraggio di aprire porte finora lasciate chiuse.
E’ questo il motivo che porta all’ideazione degli  Incontri Informali degli Artisti di Strada Storici, col nome di Annaffiare – Di Vino – Le Radici, tenutisi, per ora, nel 2017 e 2018.
Grazie alla collaborazione di realta’ istituzionali diverse (il Gruppo della Casa del Campaiolo di San Piero a Sieve (FI) per la prima edizione, e il Comune di Vaglia (FI) per la seconda edizione, abbiamo radunato alcuni di quegli artisti che tra i venti e i trent’anni fa, hanno riportato per le strade d’Italia una forma d’arte antica e popolare: senza grandi mezzi, a volte inventandosi di sana pianta strumenti, modalità e tecniche, quelli che sono scesi in strada perché lì avrebbero trovato le persone vere, e con queste avrebbero potuto comunicare.
L’idea di partenza era che queste persone, che di fatto hanno profondamente modificato il panorama culturale italiano e creato quello che per molti oggi è un mestiere a tutti gli effetti, sono tutti artisti, tutti attivi, con una solida esperienza e con degli importanti principi etici da portare avanti.
Per anni si sono incontrati in maniera spontanea ai primi festival, hanno fatto nascere coordinamenti regionali, movimenti nazionali, dato vita alla stessa FNAS, offerto materiale umano ed intellettuale per la nascita e la diffusione di innumerevoli manifestazioni e festival.
Poi, per l’ingrandimento del mercato, per il fisiologico cambiamento delle mode, forse per qualche disillusione avuta Strada (la maiuscola è voluta) facendo, per la diminuzione di interesse verso spettacoli che richiedono un pubblico disposto a una comunicazione reale e predisposizione all’ascolto ed organizzatori sempre più alla ricerca dell’evento spettacolare e di intrattenimento disimpegnato, sono scivolati lentamente in secondo piano, e i rapporti interpersonali si sono fatti più distanti.
Riunirli significava riallacciare fili, far ripartire sinapsi, mettere in moto collaborazioni e progetti, ricordarci che c’è ancora tantissimo da dare non solo come singole compagnie, ma con la forza del gruppo e con una particolare attenzione alla dimensione Etica del lavoro in, con, su, per, tra Strada.
Due proposte di progetto sono già in corso d’opera, ovvero la creazione di un centro che sia residenza per artisti agée e contemporaneamente luogo di incontro e scambio, oltre che formazione per le nuove generazioni, e un evento in cui si dimostri che un mondo a misura d’uomo, in cui l’arte sia offerta e non imposta e l’impatto sia sostenibile ed ecologico, è possibile, oltre che necessario.
Per dirla in breve, ci siamo incontrati per attuare un processo di cura e rispetto di noi stessi e dell’ angolo di mondo che ci ha accolti e per ricordarci che possiamo ancora migliorarlo, un metro quadrato alla volta.
Ci auguriamo che ci saranno un seguiti e che, se per incominciare abbiamo avuto bisogno di chiuderci fra noi per ritrovarci, potremo presto creare occasioni e spazio di apertura ed inclusione anche per chi non ha potuto esserci ma forse ci sarà, e di chi tanto “storico” non è.
Chi nel frattempo voglia collaborare, o far suoi i principi fondanti di etica e sostenibilità, o creare ulteriori occasioni di scambio e d’incontro, è benvenuto.
Magari prima scambiamo due parole.
E un bicchiere di buon vino